COMUNICATI STAMPA 2017

Comunicato del 18 dicembre 2017

CAPODANNO 2018. LA LIPU DICE NO A BOTTI E FUOCHI D’ARTIFICIO

Ogni anno si riapre la discussione circa l’uso dei petardi e fuochi d’artificio durante le festività natalizie. Ogni anno si ripetono innumerevoli incidenti, anche mortali, di persone e di animali selvatici e domestici.

Anche quest’anno la Lipu chiede al Comune di Palermo ma anche a tutti i Comuni del 

comprensorio di emanare un’ordinanza che vieti l’utilizzo di petardi e fuochi artificiali durante il periodo natalizio e di Capodanno.

“I danni agli animali selvatici provocati dai botti sono inimmaginabili” spiega Giovanni Cumbo, Delegato della Lipu di Palermo. Lo scoppio dei fuochi d’artificio in piena notte può causare, infatti, uno spavento tale da provocare la morte per infarto. In alcuni casi lo scoppio li induce a fuggire dai dormitori costituiti da alberi e siepi (da qui l’importanza del verde urbano e di non capitozzare drasticamente le chiome degli alberi), e a volare al buio alla cieca anche per chilometri, andando a morire contro qualche muro o cavo elettrico; quelli che riescono ad atterrare o a posarsi su qualche manufatto, spesso muoiono investiti dalle automobili o assiderati a causa delle rigide temperature invernali ed alla mancanza di un riparo. Altri gravi danni possono essere le ustioni e la rottura dei timpani. Gli uccelli recuperati ancora vivi non arrivano in tempo, purtroppo, ai Centri di recupero fauna selvatica”.

In Inghilterra “Looking-Glass” (https://www.looking-glass.co.uk/campaigns/banthebang.htm ) ha studiato questo problema per molti anni e ha 

constatato come ci siano conseguenze estreme sulla fauna selvatica: uccelli ed altri animali trovati gravemente feriti o in difficoltà o morti in giardini e aree boschive nei pressi delle località dove siano stati utilizzati botti e fuochi d’artificio.

Va ricordato che anche cani, gatti e piccoli animali domestici si spaventano quasi a morte per i botti della notte di San Silvestro; ciò è dovuto in particolare alla loro soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile di quella umana.

“Ricordiamo, inoltre”, continua Cumbo “che esiste già una normativa sul divieto di utilizzo dei botti: l’Art. 703 del Codice Penale (“ Accensioni ed esplosioni pericolose”) che dice che “Chiunque, senza la licenza dell’autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa spara armi da fuoco [c.p. 704] (2), accende fuochi d’artificio, o lancia razzi, o innalza aerostati con fiamme, o, in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l’ammenda fino a euro 103 (3). Se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese [c.p. 420] (4).”

L’anno scorso il Comune di Palermo, a seguito della nostra richiesta, emanò il divieto! Quest’anno vogliamo augurarci che venga nuovamente emanata l’ordinanza. Sono già centinaia i Comuni italiani che, nel corso degli anni, hanno emanato ordinanze sul divieto di usare i botti a Capodanno.

Chi malauguratamente avesse già acquistato i botti può decidere di restituirli ai negozianti.

Precauzioni di prendere per la notte di San Silvestro: chi possiede cani e gatti deve seguire alcuni accorgimenti, cioè quelli di rinchiuderli in luoghi tranquilli o lasciare che vadano loro a rifugiarsi in luoghi idonei secondo i loro istinti, senza andare a disturbarli, possibilmente chiudendo le finestre e abbassando le serrande in modo che anche i bagliori, oltre ai rumori, siano diminuiti; comportarsi in modo del tutto normale, se l’animale vede che il proprietario non si agita, di conseguenza si sentirà più tranquillo.

La LIPU, inoltre, esorta i cittadini, a prescindere da normative e ordinanze, di avere il buon senso di non utilizzare botti, razzi o altri fuochi aerei che emettano esplosioni, fischi o altri rumori.

Esistono in commercio dei fuochi d’artificio che non emettono botti, è bene che ogni Amministrazione ne prenda atto.

Chi a dovesse recuperare un animale selvatico ferito presumibilmente dai botti di Capodanno, può consegnarlo al Centro di Recupero Fauna Selvatica più vicino o al Corpo Forestale della Regione Siciliana, dove potrà avere le migliori cure.

Delegazione Lipu di Palermo

www.lipupalermo.it

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Comunicato stampa del 18 ottobre 2017

LA LIPU SUI FALCHI CONTRO I PICCIONI A VILLA SOFIA: INTERVENTO DISCUTIBILE ED ETICAMENTE SBAGLIATO

 

In merito alla recente decisione dell’Azienda Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello di stipulare un accordo con una scuola di falconeria Asafalchi di Giardinello per far volare sui tetti dei due ospedali alcuni falchi, che avranno il compito di allontanare i piccioni, la Lipu di Palermo manifesta alcune perplessità su tale intervento.

Partiamo dal fatto che in natura, e anche nei centri urbani, esistono già dei rapaci capaci di catturare il piccione, ma è altamente improbabile che il semplice volo di un rapace possa far fuggire tutta la popolazione di piccioni presenti in un determinato luogo.

Per fare un esempio, il falco pellegrino, una specie molto diffusa in tutta Italia, è specializzata nella cattura di uccelli in volo. Esso ha colonizzato 21 città italiane. A Torino nidifica sulla mole Antonelliana, a Firenze sul Duomo, a Roma nei palazzi dell’università. A Palermo sono presenti alcune coppie che nidificano nei monti circostanti e visitano spesso la città in cerca delle sue prede ambite: piccioni e storni. Un altro rapace che si vede nel periodo invernale nella città di Palermo è l’aquila minore, specialista nella cattura dei piccioni. Ma ciò non basta a contenere ed allontanare tutti i piccioni dai centri storici, né tantomeno l’uso della falconeria.

Per quanto concerne l’uso di falchi da falconeria negli aeroporti, l’ENAC, Ente nazionale per l’Aviazione civile, ha diramato una circolare (Apt-01A) nella quale è possibile leggere che: “…Si tratta di un sistema poco utilizzato, che presenta forti limiti, poiché un falco può cacciare soltanto per poche ore al giorno, non può essere utilizzato di notte e nelle giornate con vento e pioggia…”

Oltre a quanto scritto sopra, si aggiungono delle motivazioni di carattere etico: i rapaci vengono strumentalizzati come puro “fenomeno da circo”, calpestando la loro dignità di esseri senzienti, costretti ad assumere comportamenti che non rispecchiano quello naturale. Per questo sono perennemente soggetti ad una condizione di stress fisico e psichico.Tra l’altro, la falconeria, oggi, è un’attività che presenta larghe zone d’ombra collegate al commercio e ai prelievi illegali in natura ed è indicata da Birdlife International, come una delle cause del decremento di molte popolazioni di uccelli rapaci. Ci limitiamo a citare il furto di circa tre anni fa di 2 Aquile del Bonelli in Sicilia ritrovate poi in provincia di Alessandria insieme a certificazioni CITES false.

Dal punto di vista normativo, la falconeria è equiparata a una pratica venatoria e non si può esercitare in città, nei mesi in cui la caccia è chiusa e su specie non cacciabili come il piccione di città. Inoltre, con l’inizio della stagione riproduttiva, tali falchi potrebbero disturbare alcune specie che nidificano nei due complessi ospedalieri di Villa Sofia e Cervello.

Chiediamo, pertanto – spiega Giovanni Cumbo, Delegato della Lipu di Palermo – se l’Azienda Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello abbia informato e fatto richiesta agli uffici competenti del Comune di Palermo. Vorremmo anche conoscere che tipo di autorizzazioni tale Azienda possiede, per aver potuto stipulare questo accordo con la ditta Asafalchi di Giardinello.

Esistono delle alternative concrete all’utilizzo dei rapaci – continua Cumbo –  che la LIPU ha prodotto in un documento tecnico-scientifico (aggiornato di recente) che affronta la problematica del Piccione di città sotto molti punti di vista (ecologico, normativo, di convivenza) proponendo delle soluzioni che possono consentire a piccioni ed esseri umani di convivere pacificamente. Tra l’altro, alcuni mesi avevamo già informato l’azienda in questione sui metodi alternativi da seguire, così come avevamo chiesto la sostituzione delle attuali reti antintrusione (inadeguate e semi-distrutte che provocarono la morte di un gheppio e di alcuni piccioni rimasti aggrovigliati tra le maglie). Nulla di ciò è stato fatto, e le reti restano piene di piume ed escrementi ai danni della salute dei pazienti dell’ospedale di cui tanto si è parlato. Inoltre, i volatili rischiano ancora di rimanere incastrati, ivi inclusi i falchi usati per la falconeria.

La Lipu è disponibile a un incontro con l’Azienda Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello e a consegnare il documento sopra citato sulla gestione del Piccione di città.

Delegazione Lipu Palermo

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Comunicato del 25 settembre 2017

PALERMO, BALLARO’. AL MERCATO DELL’ILLEGALITA’ IRROMPONO LE FORZE DELL’ORDINE

I RINGRAZIAMENTI DELLA LIPU

Domenica 24 settembre. Un violento nubifragio si abbatte nella prima mattinata sulla città di Palermo. Numerosi i danni, gli allagamenti ed i disagi per i cittadini. Non è stato sufficiente però un forte temporale a fermare gli uccellatori che ieri mattina si sono piazzati, come ogni domenica, al mercato di Ballarò per la consueta vendita di fauna selvatica protetta. Come se nulla fosse successo, la piazza si è riempita subito di commercianti abusivi.

Se il nubifragio non ha impedito il commercio illegale di animali selvatici, ci hanno pensato le Forze dell’Ordine ieri mattina con un’irruzione nella piazza di Ballarò. Intervento duro e deciso quello delle Forze di Polizia di Palermo. Con un’operazione congiunta dei Carabinieri Forestali del Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare – Centro Regionale Anticrimine Ambientale di Palermo – i militari del Nas di Palermo e della Compagnia Carabinieri di Piazza Verdi, è stato possibile sequestrare ben 254 fringillidi appartenenti alla fauna selvatica, patrimonio dello Stato, stipati in 13 gabbie. Denunciato un palermitano in stato di libertà con l’accusa di detenzione di avifauna in condizioni incompatibili con la loro natura.

Tutti gli uccelli fortunatamente godevano di buona salute e sono stati dunque reimmessi in libertà al Parco d’Orleans.

Ma non è finita qui perché, in mezzo alle gabbiette di cardellini, vi erano oltre 50 chili di ricotta e formaggi con latte privo di tracciabilità che sono stati sequestrati, così come 51 esemplari di pesce spada sotto misura. Denunciati e multati i venditori.

E’ la seconda operazione che i Carabinieri, in particolare il Nucleo Anticrimine, effettuano nel giro di pochi giorni ai danni dai bracconieri e cacciatori illegali. L’ultimo, infatti, è stato proprio il 20 settembre scorso quando i militari denunciarono 35 cacciatori palermitani per truffa aggravata ai danni dello Stato (falsificavano i bollettini per il rinnovo del tesserino venatorio).

Porgiamo i più sinceri ringraziamenti ai Carabinieri del Centro anticrimine di Palermo, ai militari del Nas e alla compagnia di piazza Verdi per il duro intervento effettuato ieri a Ballarò”, scrive Giovanni Cumbo, Delegato della LIPU di Palermo. “L’invito è sempre quello di non mollare e di effettuare interventi assidui e mirati, solo così sarà possibile eliminare nel tempo questo commercio illegale.” continua Cumbo.

La Lipu di Palermo, sempre in stretto contatto con le Forze dell’Ordine, continua la sua collaborazione nella raccolta di informazioni del traffico dei fringillidi in Sicilia.

Delegazione Lipu Palermo

www.lipupalermo.it

 


Comunicato stampa del 07 settembre 2017

Evento rinviato a domenica 24 settembre dalle 10 alle 13

 

DOMENICA 24 SETTEMBRE “TUTTI IN NATURA” A VILLA TRABIA!

Un evento nazionale nelle aree verdi urbane per ritrovare il contatto con la natura e il benessere che ne consegue

Giocare, leggere, scoprire le tracce degli animali o il volo degli uccelli, riscoprendo gli spazi verdi delle nostre città. Si chiama #tuttiinnatura l’evento proposto dalla Lipu domenica 10 settembre che prevede 21 eventi in altrettante città (programma completo sul sito www.lipu.it).

Sì, perché anche nelle nostre città, pur caotiche e inquinate, le specie animali e vegetali, in una parola la biodiversità, non mancano: sia che si tratti di giardini di casa, piccoli parchi di quartiere o spazi “rubati” al cemento, è sempre possibile ritrovare quel contatto con la natura che molte persone che vivono in città hanno perso. Nei bambini, in particolare, la frequenza, anche sporadica, di aree verdi diminuisce stress, aggressività e insicurezza.

A Villa Trabia la sezione Lipu di Palermo effettuerà un laboratorio sulle foglie: forme della natura, collage e disegni usando le foglie che verranno raccolte insieme sui prati della villa stessa e incollate su cartoncini! Quest’anno, i volontari della Lipu hanno scelto di realizzare il laboratorio seduti a terra sotto le fronde degli alberi, utilizzando stuoie e supporti rigidi per lavorare e giocare! Prevista anche una gara con piccoli premi a chi realizzerà più disegni e chi raccoglierà più foglie di diverso tipo! Anche un premio di consolazione per tutti i bambini che parteciperanno attivamente!

Il luogo preciso dove verrà svolto il laboratorio è un boschetto accanto il grande piazzale in terra battuta (mappa in allegato). L’evento è rivolto a famiglie con bambini. Ci sarà anche la possibilità di iscrivere i propri figli come soci junior con dei piccoli gadgets in omaggio!

Per info: palermo@lipu.it – Tel. 3492196124 – www.lipupalermo.it

L’evento potrebbe essere annullato o rinviato in caso condizioni meteo avverse.

Delegazione Lipu Palermo

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Comunicato stampa del 24 luglio 2017

PALERMO. FALCO PELLEGRINO PRESO A SASSATE. CONSEGNATO AL CENTRO DI FICUZZA, ORA E’ GRAVE

La Lipu, vigliaccherìa e ignoranza su una specie protetta all’apice della catena alimentare

 

E’ successo nella periferia di Palermo. Un esemplare giovane di falco pellegrino (Falco peregrinus), che si trovava posato su un marciapiede in via Monte Mario, nei pressi di Viale Strasburgo, è stato preso di mira da degli ignoti che hanno pensato bene di passare il tempo tirandogli addosso alcune grosse pietre.

Ancora inesperto nelle tecniche di caccia, il pellegrino era stato visto prima da un Assistente Capo della Polizia di Stato, Filippo Tocco, che si trovava in zona. Dopo alcune acrobazie aeree, il rapace  aveva catturato in picchiata un piccione, sua preda abituale, per poi posarsi su un marciapiede a consumare il pasto. Ripassato dopo alcune ore, Filippo Tocco scopriva una drammatica visione: alcune grosse pietre situate a terra, dove prima c’era la carcassa del piccione. Accanto, anche il povero falco pellegrino che nel frattempo si era rifugiato sopra il tetto di una macchina, sanguinante. Nessuno ha potuto assistere all’accaduto ma, l’ipotesi più probabile è che qualche ragazzino, passato di lì, avesse scagliato contro il povero rapace alcuni pezzi di intonaco staccandoli da un muretto adiacente.

Il Sig. Tocco si è allora messo subito in contatto con la Lipu e con il Corpo Forestale Siciliano che sono intervenuti a soccorrere l’animale.  “Il giovane rapace doveva provenire da Monte Pellegrino, dove la specie nidifica regolarmente e visita la città per cacciare storni e piccioni. Il falco pellegrino rientra tra le specie particolarmente protette dalla legge, tutelato a livello comunitario dalla Direttiva Uccelli e a livello nazionale dalle severe norme che ne vietano la caccia e, cosa molto importante, è all’apice della catena alimentare. E’ inaudito che nel 2017 succedano ancora questi fatti, dovuti soprattutto a ignoranza e disinformazione dichiara Andrea Cusmano, volontario della Lipu di Palermo venuto sul posto dopo l’accaduto.

“Il motivo più plausibile può essere stato che volessero ‘vendicarsi’ della morte del piccione, comportamento assolutamente da bandire e che può venire soltanto da persone di bassi livelli sociali. Simili fatti non dovrebbero avvenire ma evidentemente non abbiamo ancora raggiunto un livello tale di civiltà da evitare queste cose” dichiara Giovanni Cumbo, Delegato della Lipu di Palermo. “Chiunque abbia visto la vicenda, lo segnali subito al Corpo Forestale Continua Cumbo.

La stessa cosa successe proprio lo scorsa estate, quando un giovane gabbiano fu preso a pietrate da un gruppo di ragazzini in centro storico. Quel gabbiano, purtroppo, non riuscì a sopravvivere (https://lipupalermo.it/comunicati-ed-eventi-2016/)

Il falco pellegrino è stato consegnato al Centro Recupero Fauna Selvatica di Ficuzza dove gli hanno riscontrato la rottura del becco (foto), senza il quale non può cibarsi da solo.

La Lipu ringrazia Filippo Tocco, Assistente Capo della Polizia di Stato, per aver segnalato l’accaduto e il Corpo Forestale Siciliano per essere venuto prontamente in soccorso e aver consegnato l’animale al centro di Ficuzza.

 

Delegazione Lipu di Palermo

www.lipupalermo.it

 

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PALERMO, MERCATO UCCELLATORI DI BALLARO’.BLITZ DELLE FORZE DELL’ORDINE

RINGRAZIAMENTI DELLA LIPU

Domenica 16 luglio intervento delle Forze dell’Ordine a Palermo nel famigerato mercato degli uccellatori di Ballarò. Un’operazione congiunta dei Carabinieri del Centro anticrimine Natura di Palermo, insieme con i colleghi della compagnia di piazza Verdi ha permesso di sequestrare circa 60 fringillidi e altre specie protette. Tutti gli uccelli sono stati poi liberati al Parco d’Orleans.

Erano circa due mesi che le Forze dell’Ordine non intervenivano nella famigerata piazza di Ballarò.

Porgiamo i più sinceri ringraziamenti ai Carabinieri del Centro anticrimine Natura di Palermo e alla compagnia di piazza Verdi per l’operazione effettuata domenica scorsa a Ballarò”, scrive Giovanni Cumbo, Delegato della LIPU di Palermo. “Invitiamo comunque a proseguire assiduamente con questa strada e di effettuare interventi ogni settimana. Nel periodo estivo, tra l’altro, il mercato si riempie di molte altre specie e di giovani fringillidi appena involati. Ricordiamo come nell’estate 2016 Ballarò era saturo di centinaia di animali selvatici in vendita, tra i quali anche alcune specie acquatiche. E’ molto importante effettuare interventi in tale periodo, specie nel mese di agosto quando l’attenzione a questo problema viene maggiormente trascurata per via delle vacanze estive e gli uccellatori possono agire indisturbati. Fondamentale sarebbe, anche, effettuare perquisizioni domiciliari, individuazione dei siti di cattura, dei magazzini dove detengono i volatili e sequestro dei mezzi utilizzati per la vendita illegale dei fringillidi, cosa che purtroppo raramente viene fatta”. Continua Giovanni Cumbo.

Gli attivisti della Lipu stanno continuando a monitorare il traffico dei fringillidi in Sicilia e a raccogliere informazioni utili alle Forze dell’Ordine.

Palermo, 18 luglio 2017

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04 giugno 2017

COMUNICATO STAMPA

POTATURE FICUS IN ATTO A PALERMO. LIPU AL COMUNE: FERMATE I LAVORI!

A RISCHIO DECINE DI NIDI DI UCCELLI!

Sono pervenute in questi giorni alla sezione LIPU (Lega italiana Protezione Uccelli) di Palermo, diverse segnalazioni circa la potatura di alcuni ficus che costituiscono l’alberatura stradale di molte vie di Palermo, in pieno periodo di nidificazione degli uccelli.

I volontari della Lipu, nello specifico, si sono recati in due luoghi dove in questo momento stanno avvenendo le potature di alcuni ficus: a Piazza Venezia e a Vergine Maria, di fronte il cimitero dei Rotoli. Ieri, durante il sopralluogo, gli attivisti hanno accertato la presenza di nidi attivi di verzellino (Serinus serinus) e  verdone (Chloris Chloris), udendo i richiami dei nidiacei. Inoltre hanno osservato altre specie che uscivano ed entravano dalle fronde degli alberi, tra cui il merlo (Turdus merula), il colombaccio (Columba palumbus)  e la capinera (Sylvia atricapilla), segnale questo che fa supporre la nidificazione in atto anche di tali specie.

Con una nota urgente, la LIPU ha pertanto inviato una diffida al Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, all’Assessore al Verde pubblico Sergio Marino e, per conoscenza, al Distaccamento Forestale di Palermo Falde, dal continuare le operazioni di abbattimento. La distruzione dei nidi e il danneggiamento delle uova o dei piccoli sono tassativamente vietati secondo la legge nazionale n.157/92, la legge regionale 33/97 e s.m.i., e l’articolo 635 del Codice Penale, che stabiliscono che queste azioni costituiscono reato. Il taglio e la potatura effettuati in periodo di nidificazione, inevitabilmente comportano la distruzione dei nidi o azioni di disturbo che causano l’abbandono degli stessi da parte degli uccelli.

“Le alberature stradali hanno un ruolo molto importante, oltre al motivo per cui sono stati piantati (ossigeno, ornamento, ombra e refrigerio) fungono da sito di nidificazione e da “corridoio ecologico”, cioè un’area di un habitat che connette tra loro delle popolazioni biologiche separate da barriere conseguenti dall’attività umana come strade, palazzi, ecc” spiega Giovanni Cumbo, Delegato della Lipu di Palermo.

Gli alberi cittadini inoltre offrono nutrizione e riparo indispensabili per la sosta di numerose specie di uccelli migratori e stanziali, principalmente passeriformi. I ficus in particolare sono molto usati come dormitorio notturno di passeri e storni. Mentre capinera, colombaccio, merlo, e vari fringillidi utilizzano i ficus per nidificare.

Se c’è una legge che protegge i nidi, bisogna rispettarla e non raggirarla.

E’ dall’inizio della primavera che l’Amministrazione comunale sta effettuando potature drastiche e abbattimenti ingiustificati di varie alberature, come segnalato dal Comitato Bene Collettivo. Sembra che in questa città non si conosca la parola “rispetto”, rispetto per le piante, per gli uccelli e, soprattutto, per noi cittadini. Sembra che per il Comune di Palermo, la parola “pulizia” sia sinonimo di abbattimento del verde urbano. Fu il caso dell’alveo del fiume Oreto ricoperto di vegetazione rigogliosa ma poi oggetto di spianamento da parte delle ruspe del Comune e su cui anche il noto ecologo Silvano Riggio si era opposto, appoggiando la nostra posizione e, su nostra richiesta, pubblicando alcune importanti dichiarazioni in merito alla vicenda.

La Lipu Nazionale ha da poco redatto un Documento ufficiale sul verde urbano. Un testo di 52 pagine che spiega la corretta gestione ecologica del verde urbano. E la sezione Lipu di palermo lo ha inoltrato all’Amministrazione comunale affinchè possa adottare una metodologia non invasiva.  Il documento è liberamente scaricabile a questo link: https://www.lipu.it/files/Il_verde_urbano_e_gli_alberi_in_citt_def.pdf

I volontari della Lipu continueranno e monitorare il poco verde urbano ormai rimasto a Palermo.

 

Palermo, 04 giugno 2017

Giovanni Cumbo

Delegato Lipu Palermo

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Comunicato del 22 maggio 2017

PALERMO, CENTRO STORICO. VOLONTARI LIPU

ALLA RICERCA DELLA RONDINE

Individuato un sito di nidificazione frequentato anche dal balestruccio

Domenica scorsa il gruppo Lipu di Palermo, nell’ambito di un ciclo di incontri per la formazione di attivisti, ha organizzato un’uscita mirata per il censimento dell’avifauna urbana in un tratto del centro storico di Palermo, percorrendo un transetto lineare di circa 1 km. In particolare, i volontari hanno incentrato le ricerche sui siti di nidificazione della rondine, una specie poco nota nella nostra città, individuando un nucleo nidificante nel quartiere della Kalsa.

Infatti, a Palermo è molto diffuso il rondone, in particolare il rondone pallido (Apus pallidus), spesso scambiato proprio per una rondine per le sue caratteristiche morfologiche affini.

La rondine, invece, abitualmente frequenta habitat agricoli o piccoli centri ai margini di aree coltivate e in presenza di fonti d’acqua da dove può reperire facilmente il fango per la costruzione dei nidi e le risorse trofiche per lo svezzamento dei nidiacei.

Le ragioni per cui è stato trovato questo nucleo nidificante proprio nel quartiere della Kalsa – spiega Giovanni Cumbo, Delegato della Lipu di Palermo – possono essere dovute alla vicinanza del prato irrigato del Foro Italico, del prato di Pazza Magione o anche della presenza del vicino fiume Oreto, sempre ricco di zanzare e altri insetti di cui rondoni, rondini e balestrucci si nutrono.

Ed anche il balestruccio (Delichon urbicum) è stato trovato nidificante in centro. Di lui si conoscevano già dei siti riproduttivi in periferia ma gli attivisti della Lipu non l’avevano mai riscontrato nei vicoli del centro.

Altre rondini sono state individuate anche nei pressi del mercato della Vucciria.

Non è stato possibile individuare fisicamente i nidi in quanto le rondini costruiscono il nido all’interno di strutture non sempre accessibili, ma dal loro comportamento possiamo affermare che sicuramente uscivano ed entravano dal nido.

Queste sono le altre specie censite dai volontari della Lipu: passera sarda, passera mattugia, tortora dal collare, piccione domestico, gabbiano reale, rondone pallido, verzellino, verdone, cardellino, merlo, cornacchia grigia.

La Lipu continuerà le ricerche di rondini e di tutta l’avifauna nidificante negli altri quartieri del centro storico e vigilerà sui siti di riproduzione. Ricordiamo, infatti, che i nidi sono protetti dalla legge ed è vietata qualsiasi azione che possa compromettere la nidificazione degli uccelli (ristrutturazione locali, ad esempio).

Rondini, balestrucci e rondoni sono importanti non solo per il loro valore intrinseco (vanno ad aumentare la cosiddetta biodiversità) ma anche per il loro comportamento e per la loro riconosciuta utilità. Queste specie si cibano esclusivamente in volo di insetti, prevalentemente mosche e zanzare.

È stato valutato, infatti, che una città di medie dimensioni (100-150.000 abitanti) può ospitare circa 10.000 tra balestrucci, rondini e rondoni che nei 4-5 mesi di presenza arrivano a mangiare 63 tonnellate di mosche e zanzare.

E’ importante che il Comune di Palermo adotti al più presto una delibera salvarondini (proposta dalla Lipu l’anno scorso ) per tutelare meglio queste specie.Per tali ragioni, infatti, infatti, la Lipu non rivelerà l’ubicazione esatta dei nidi.

Delegazione Lipu di Palermo

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Comunicato stampa del 5 aprile 2017

BONIFICA DEL FIUME ORETO. LA LIPU A LEOLUCA ORLANDO: “FERMI I LAVORI !”

E’ IN ATTO LA NIDIFICAZIONE DEGLI UCCELLI!

 

Palermo. In merito alla “bonifica” (così soprannominata dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando) del fiume Oreto che sta avvenendo in questi giorni per protrarsi anche nelle prossime settimane, la Lipu di Palermo esprime pareri molto duri e contrastanti. Raso al suolo tutto il verde che faticosamente era cresciuto dopo l’ultima “bonifica” fatta nel 2005. Già distrutte le nidificazioni in atto di specie peculiari dell’ambiente fluviale come la gallinella d’acqua, l’usignolo di fiume e probabilmente anche il corriere piccolo (Charadrius dubius), oltre a tutti gli altri passeriformi largamente diffusi nel corso d’acqua come fanelli, cardellini, passeri e ballerine gialle. Compromesse anche alcune popolazioni di rettili e anfibi come la rana verde e la natrice dal collare.

Dura la posizione della Lipu – Il Comune rischia una denuncia per violazione delle normative vigenti sulla tutela della fauna nidificante – dichiara Giovanni Cumbo, Delegato della Lipu di Palermo – Uova,  nidi e nidiacei sono protetti dalla legge 157/92 ( Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio). Nulla da obiettare ad interventi anche di bonifica come l’intervento sulla sicurezza, valutando però, come prevede la legge, specie per i corsi d’acqua, la valenza naturalistica dei posti. Ormai da alcuni anni – continua Giovanni Cumbo – stiamo monitorando costantemente il tratto cittadino del fiume constatando la netta ripresa della fauna nidificante e svernante.

Nel periodo invernale, infatti, il fiume si riempie di uccelli che scendono dal nord Europa per passarvi qui i mesi freddi, come gabbiani comuni, cormorani e varie specie di aironi. Nell’ultimo inverno, grazie alla rigogliosa vegetazione, i volontari Lipu hanno osservato anche alcune specie particolari di uccelli acquatici come il beccaccino, l’alzavola, il mestolone e il fischione. Un visitatore invernale è anche l’aquila minore. Avvistato qualche anno fa addirittura un fenicottero che portava tra l’altro un anello alla zampa, e dalla lettura dell’anello con un cannocchiale è stato constatato che provenisse dalla Spagna! Il luogo è inoltre frequentato in tutta la bella stagione da centinaia di rondini, ed è anche luogo di caccia di rapaci come la poiana e il gheppio.

La Lipu, dunque, chiede al Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, di non utilizzare inutili quanto devastanti e costose ruspe ed altri mezzi pesanti direttamente nell’alveo fluviale. La pulizia di detriti e rifiuti può avvenire benissimo senza bisogno di asportare la vegetazione. Non è corretto parlare di piante e alberi infestanti – spiega ancora Cumbo -, non è rimuovendo la vegetazione che si migliora il decoro urbano (così come si sta facendo per le alberature stradali), ma incrementandola.

La Lipu, inoltre, s’informerà se il Comune abbia tutte le autorizzazioni necessarie per compiere questo tipo di lavori.

Delegazione Lipu Palermo
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Comunicato stampa del 27 marzo 2017


I VOLONTARI LIPU RIPULISCONO SCOGLI

 E AREE PORTUALI DA AMI E LENZE

LA LIPU: ERANO UN PERICOLO PER I GABBIANI

Domenica 26 marzo gli attivisti della LIPU di Palermo, nell’ambito di una campagna di reclutamento e formazione volontari, hanno svolto la pulizia di ami, lenze da pesca e rifiuti di qualsiasi genere abbandonati presumibilmente da pescatori sportivi. Muniti di robusti guanti di cuoio e con un’instancabile volontà, hanno effettuato 2 km di percorso accidentato tra l’Addaura e il molo dell’Acquasanta raccogliendo due sacchi da 30 litri di soli ami e lenze, molte delle quali erano incastrare tra gli scogli e totalmente invisibili.

Non era mai stata fatta una pulizia approfondita di ami e lenze da pesca, i quali sono un pericolo per la vita degli uccelli marini – dichiara Giovanni Cumbo, Delegato della Lipu di Palermo – Tali rifiuti sono lasciati a terra con non curanza dai pescatori dei quali ci si chiede come facciano a pescare indisturbati anche in piena area portuale come, ad esempio, il porto dell’Acquasanta e la Cala dove vige il divieto di pesca, in quanto l’attività potrebbe intralciare la navigazione interna. Tra l’altro – continua Giovanni Cumbo –  le lenze sono praticamente invisibili anche per gli animali, e spesso vengono abbandonate con gli ami ancora armati di esca. In questo modo gabbiani, ma anche piccoli trampolieri e cormorani ingeriscono l’esca con tutto l’amo.

Pericolosa, dunque, come lo è la pesca cosiddetta con il palangaro che è tra le più dannose verso gli uccelli marini anche in mare aperto. Essa consiste in un lunghissimo cavo gettato in mare, che può contenere fino a 200 ami, dove purtroppo ci può finire di tutto come gabbiani, tartarughe marine, berte, cormorani, sule, delfini e squaletti e pesci non commestibili che finiscono poi per essere gettati in mare con l’amo ancora conficcato in gola. E’ il caso di una berta maggiore trovata morta proprio qualche giorno fa sull’isola di Linosa con un amo ingerito nell’esofago, o del famoso cormorano di Mondello dello scorso dicembre con un galleggiante conficcato ad un’ala (di cui la Lipu si è resa partecipe del tentativo di recupero).

Per un po di tempo i gabbiani potranno poggiarsi con tutta sicurezza negli scogli e nei moli ripuliti.

La Lipu esorta la Capitaneria di Porto e la Guardia Costiera a vigilare affinchè il lavoro dei volontari non sia stato inutile. Un invito rivolto anche ai pescatori, quello cioè di non gettare le lenze e di fare attenzione durante le fasi di pesca.

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Comunicato stampa del 13 marzo 2017

MISILMERI (PA). SCOPERTO DEPOSITO CON 400 CARDELLINI.

LA LIPU RINGRAZIA IL CORPO FORESTALE SICILIANO

Il Corpo Forestale, Nucleo Operativo Provinciale di Palermo, ha sequestrato ieri circa 400 cardellini detenuti in grandi gabbie, oltre a reti per uccellagione e richiami per la cattura. La brillante operazione è avvenuta in alcuni magazzini nel Comune di Misilmeri (PA) sotto la guida del Dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Palermo, Dott. Pietro Vinciguerra.

Apprezzamenti da parte della Lipu: “Porgiamo i più sinceri ringraziamenti al Nucleo Operativo Provinciale del Corpo Forestale per lo splendido intervento effettuato domenica scorsa a Misilmeri. Un’operazione avvenuta in maniera impeccabile, preceduta da attività investigative, pedinamenti e altre indagini al fine di individuare i siti di cattura e detenzione della fauna selvatica che ogni domenica viene illecitamente venduta al mercato di Ballarò. Tutte attività che la Lipu ha sempre suggerito di effettuare alle Forze dell’Ordine” dichiara Giovanni Cumbo, Delegato Lipu Palermo. “E’ stato un intervento mirato a colpire direttamente il fenomeno, cioè i magazzini dove detengono l’avifauna protetta. Solo così si potrà sconfiggere questo tipo di bracconaggio.”

La Lipu, infine, invita le Forze dell’Ordine a continuare con questa metodologia e si rende disponibile per qualsiasi cosa possa essere utile alle indagini.

Giovanni Cumbo

Delegato Lipu Palermo

www.lipupalermo.it

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Comunicato del 25 febbraio 2017

PALERMO. OSPEDALE VILLA SOFIA. RAPACI INTRAPPOLATI SU RETE ANTI PICCIONE

La Lipu invia una lettera alla Direzione dell’Ospedale

e al Distaccamento Forestale di Palermo

 

All’interno del complesso ospedaliero di Villa Sofia, in un edificio dotato di cornicioni e travi di sostegno, era stata posta una rete per impedire l’accesso ai piccioni. Fin qui niente di strano, il piccione è una specie invasiva. Purtroppo, le cose non sono andate per il verso giusto. Alcuni passanti hanno potuto osservare, sconcertati, una scena indecorosa: dei volatili, infatti, erano rimasti intrappolati nella rete e, ormai morti, penzolavano col vento. Si tratta di alcuni individui di piccione domestico. E’ partita quindi la segnalazione alla Lipu. Giunti sul posto quindi, i volontari della Lipu hanno riscontrato anche la presenza addirittura di un esemplare morto di Gheppio (Falco tinnunculus) con le ali imbrigliate nella rete. Il gheppio è un rapace di piccole dimensioni che frequenta e nidifica ormai in città, una specie protetta dalla legge e da direttive comunitarie (legge nazionale 157/92 e Direttiva 79/409/CEE “Uccelli”).

I volontari della Lipu, durante il sopralluogo, hanno constatato che la rete versa in cattivo stato, infatti presenta diversi buchi e strappi.  Evidentemente gli uccelli riescono ad entrare ma, una volta dentro, non sono più capaci di ritrovare la via d’uscita (le reti di nylon sono soggette a logoramento con il tempo). Inoltre la rete è perfettamente trasparente e invisibile ai volatili che, nel sopraggiungere dell’oscurità, vi vanno a sbattere ferendosi e rimanendo imbrigliati fino alla morte per agonia, essendo anche a maglie molto larghe.

Abbiamo inviato una lettera alla Direzione dell’ospedale di Villa Sofia e per conoscenza al Distaccamento Forestale di Palermo Falde” dichiara Giovanni Cumbo, Delegato della Lipu di Palermo “chiedendo la  rimozione dei volatili morti presenti (la scena da vedere è indecorosa per i passanti) ma, soprattutto, la sostituzione di codesta rete con una di colore verde e a maglie molto più strette, in modo che tali spiacevoli incidenti non possano più accadere. “

Essendo ormai avviato il periodo di nidificazione degli uccelli” continua Cumbo, “altri piccioni tenteranno di entrare per fare il nido all’interno nei cornicioni coperti dalla rete. Per questo motivo chiediamo la sostituzione della rete nel più breve tempo possibile. Ricordiamo che, nel caso si trovassero nidi attivi,  in periodo di nidificazione è vietato per legge rimuovere nidi, uova e nidiacei (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma, 157/92 art. 3).”

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Comunicato del 05 febbraio 2017

PALERMO, BLITZ DELLE FORZE DELL’ORDINE AL MERCATO DEGLI UCCELLATORI DI BALLARO’

RINGRAZIAMENTI DELLA LIPU

Domenica 05 febbraio intervento delle Forze dell’Ordine a Palermo nel famigerato mercato degli uccellatori di Ballarò. Un’operazione congiunta dei Carabinieri Forestali e del Comando Provinciale di Palermo ha permesso di denunciare due uccellatori per maltrattamento di animali, ricettazione e detenzione incompatibile di specie protetta e di sequestrare circa 300 cardellini. Tutti i fringillidi sono stati poi liberati al Parco della Favorita.

Erano circa due mesi che le Forze dell’Ordine non intervenivano nella famigerata piazza di Ballarò.

Porgiamo i più sinceri ringraziamenti ai Carabinieri della Compagnia di Piazza Verdi e del Centro Regionale Anticrimine Agroalimentare di Palermo per la brillante operazione effettuata questa mattina a Ballarò”, scrive Giovanni Cumbo, Delegato della LIPU di Palermo. “Invitiamo comunque a proseguire assiduamente con questa strada ma anche di effettuare perquisizioni domiciliari, individuazione dei siti di cattura, dei magazzini dove detengono i volatili e sequestro dei mezzi utilizzati per la vendita illegale dei fringillidi”. Continua Giovanni Cumbo.

Gli attivisti della Lipu, in ogni caso, sono sempre attivi e disponibili nel reperire informazioni utili alle indagini.

Giovanni Cumbo

Delegato Lipu Palermo

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