Comunicato stampa del 30 dicembre 2016
PALERMO. BOTTI DI CAPODANNO. IL SINDACO LEOLUCA ORLANDO FIRMA L’ORDINANZA DI DIVIETO.
LA LIPU RINGRAZIA MA CHIEDE CONTROLLI SEVERI
DURANTE TUTTO IL PERIODO
Niente botti e fuochi d’artificio anche a Palermo. Il 28 dicembre scorso, il sindaco Leoluca Orlando ha firmato l’ordinanza che vieta l’accensione dei botti e giochi pirotecnici fino al 6 gennaio 2017 su tutto il territorio comunale (salvo eccezioni autorizzate dal Comune stesso). La violazione di tale ordinanza comporterà una sanzione compresa tra i 25 e i 250 euro.
“Ringraziamo il sindaco di Palermo Leoluca Orlando” scrive Giovanni Cumbo, Delegato della Lipu di Palermo “che, facendo seguito ad altre ordinanze ed anche alla nostra lettera inviata al Consiglio Comunale due settimane fa, ha emanato l’ordinanza di divieto di uso dei botti a Capodanno. E’ una decisione importante, non solo per l’incolumità delle persone e soprattutto dei bambini che ogni anno subiscono gravi lesioni agli arti, ma anche per gli animali domestici e in particolare per la fauna selvatica che risiede nelle alberature e parchi del territorio comunale”. Una ricerca dell’Università di Amsterdam, infatti, ha potuto confermare il disturbo ambientale dei botti. Tramite l’uso di un radar nel Comune olandese di De Bilt, è stato osservato la differenza prima e dopo la mezzanotte del 31 dicembre 2015. Il radar mostra gli uccelli che prendono il volo alla mezzanotte del 31 dicembre. (E’ possibile leggere l’intero articolo e visionare il video a questo link: https://horizon.science.uva.nl/fireworks/index.en.html).
Dunque anche quest’anno Palermo festeggerà il nuovo anno senza l’uso dei botti, o almeno così si spera. Infatti, è probabile che non mancheranno botti illegali durante la mezzanotte del 31 dicembre. Ed è per questo che la Lipu chiede al Sindaco e alle Forze di Polizia di far applicare l’ordinanza con controlli severi in tutto il territorio comunale.
Ricordiamo anche ai cittadini che se dovessero rinvenire uccelli morti o tramortiti dopo la mezzanotte del 31 dicembre, di contattare la Lipu o il Corpo Forestale.
La LIPU, inoltre, chiede ai cittadini, a prescindere da normative e ordinanze, di avere il buon senso di non utilizzare botti, razzi o altri fuochi aerei che emettano esplosioni, fischi o altri rumori.
Giovanni Cumbo
Delegato Lipu Palermo
Tel. 3492196124
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Comunicato stampa del 25 dicembre 2016
PALERMO, BALLARO’:
AL MERCATINO NATALIZIO….DEL CARDELLINO
25 dicembre 2016. Natale, mercato storico di Ballarò. Molti palermitani affollano il mercato, c’è chi fa le provviste per il pranzo, fra trinche di pesce spada sottopeso, e c’è chi si attarda ad acquistare gli ultimi regali natalizi, tra vecchi televisori, stereo, lavatrici, autoradio e caricabatterie di dubbia provenienza…. E tra questi c’è, invece, chi ha optato per acquistare qualche cardellino nell’ormai famoso mercato degli uccellatori! Per un regalo natalizio ai propri figli veramente originale! Ebbene si, anche a Natale, dal momento che è pure domenica, troviamo la consueta vendita all’insegna dell’illegalità al mercato degli uccellatori di Ballarò. Oggi, i venditori abusivi hanno festeggiato facendo affari in occasione del Natale ai danni della fauna selvatica, quella costituita da cardellini, verzellini, verdoni, catturati illegalmente e venduti liberamente in piazza. Ma tanto si sa che il giorno di Nataletutto è lecito!!
Ma neanche i volontari della Lipu si fermano a Natale! “Per noi è solo una domenica come altre in cui gli uccellatori piazzano pubblicamente i loro cardellini per la vendita. E i nostri volontari sono stati anche oggi a Ballarò per monitorare il mercato e segnalare il tutto agli organi competenti” dichiara Giovanni Cumbo, Delegato della Lipu di Palermo. “Noi ci siamo sempre!” La Lipu, infatti, pur nell’ombra, sta monitorando il mercato di Ballarò ogni domenica e sta collaborando con il Corpo Forestale dello Stato per fermare questo tipo di bracconaggio. Inoltre, i volontari della Lipu hanno costituito un gruppo per effettuare sopralluoghi in alcune zone dove abitualmente gli uccellatori piazzano le loro reti per la cattura dei fringillidi e sono sempre in contatto con il Corpo Forestale dello Stato!
Oggi, nonostante il Natale, vi erano decine di fringillidi esposti nella piazza di Ballarò e quattro postazioni, oltre ai venditori di canarini, pappagallini e oche domestiche rinchiuse in cassette della frutta.
“Ringraziamo le Forze di Polizia per i recen
ti interventi effettuati al mercato. Chiediamo, comunque, di continuare ad effettuare periodici blitz per le prossime domeniche – commenta la LIPU – al fine di far desistere gli uccellatori nell’esporre la loro mercanzìa. Infatti, nonostante l’ultimo blitz fu lo scorso fine settimana, oggi gli uccellatori erano di nuovo sul posto! A Natale! Chiediamo, inoltre, che gli interventi non si limitino al solo sequestro dei volatili, ma con un ottica più ampia, volta ad eliminare tale fenomeno”. Rinnoviamo anche l’appello ai cittadini di NON comprare alcun tipo di animale in vendita nei mercati rionali, neanche la fauna domestica perché, presumibilmente, i venditori sono tutti abusivi.
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Comunicato stampa del 14 dicembre 2016
BOTTI DI CAPODANNO SEMPRE PIU’ PERICOLOSI PER L’UOMO E PER GLI ANIMALI
COME L’ANNO SCORSO, LA LIPU INVIA UNA LETTERA AL COMUNE DI PALERMO
Ogni anno si riapre la discussione circa l’uso dei petardi e fuochi d’artificio durante le festività natalizie. Ogni anno si ripetono innumerevoli incidenti, anche mortali, di persone e di animali selvatici e domestici.
Anche quest’anno, con una lettera inviata al Sindaco, Vice Sindaco e i capigruppo del Consiglio Comunale di Palermo, la Lipu chiede di emanare un’ordinanza che vieti l’utilizzo di petardi e fuochi artificiali durante il periodo natalizio e di Capodanno.
Riguardo gli animali selvatici, in particolar modo per l’avifauna che spesso non viene considerata, lo scoppio dei fuochi artificiali in piena notte provoca danni inimmaginabili; nell’avifauna selvatica un botto causa uno spavento tale che può provocare la morte per infarto o li induce a fuggire dai dormitori costituiti da alberi e siepi (da qui l’importanza del verde urbano e di non capitozzare drasticamente le chiome degli alberi), e a volare al buio alla cieca anche per chilometri, andando a morire addosso a qualche muro o cavo elettrico; quelli che riescono ad atterrare o a posarsi su un manufatto, spesso muoiono investiti dalle automobili o assiderati a causa delle rigide temperature invernali ed alla mancanza di un riparo. Gli uccelli recuperati ancora vivi che vengono consegnati ai Centri di recupero fauna selvatica , incrementano i costi per le cure e gli orari di lavoro ai danni dei volontari, cosa che può benissimo essere evitata con il divieto dell’uso di tali fuochi.
Nelle zone rurali la minaccia è aumentata ancora di più: l’uso eccessivo di fuochi d’artificio o botti forti possono compromettere seriamente gli uccelli selvatici, cervi, tassi, arvicole e molti altri animali endemici. Oltre al grave shock e alle ustioni, gli animali possono anche soffrire per la rottura dei timpani.
In Inghilterra “Looking-Glass” (https://www.looking-glass.co.uk/campaigns/banthebang.htm ) ha studiato questo problema per molti anni e ha constatato come ci siano conseguenze estreme sulla fauna selvatica: uccelli ed altri animali trovati gravemente feriti o in difficoltà o morti in giardini e aree boschive nei pressi delle località dove siano stati utilizzati botti e fuochi d’artificio.
Chi a Palermo trova un animale selvatico ferito presumibilmente dai botti di Capodanno, dovrà consegnarlo al più presto al Centro di recupero fauna selvatica di Ficuzza, dove potrà avere le migliori cure.
Va ricordato che cani, gatti e piccoli animali domestici si spaventano quasi a morte per i botti della notte di San Silvestro; ciò è dovuto in particolare alla loro soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile di quella umana.
Ricordiamo, inoltre, che esiste già una normativa sul divieto di utilizzo dei botti: l’Art. 703 del Codice Penale (“ Accensioni ed esplosioni pericolose”) che dice che “Chiunque, senza la licenza dell’autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa spara armi da fuoco [c.p. 704] (2), accende fuochi d’artificio, o lancia razzi, o innalza aerostati con fiamme, o, in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l’ammenda fino a euro 103 (3). Se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese [c.p. 420] (4).”
L’anno scorso il Comune di Palermo, dietro nostra richiesta, emanò il divieto! Quest’anno La LIPU, in ogni caso, ha nuovamente chiesto al Comune di Palermo, con una nuova lettera inviata al Sindaco e al Consiglio Comunale, di emanare un’ordinanza per il divieto di utilizzo dei botti e fuochi artificiali.
Sono già centinaia i Comuni italiani che, nel corso degli anni, hanno emanato ordinanze sul divieto di usare i botti a Capodanno.
Chi malauguratamente avesse già acquistato i botti può decidere di non utilizzarli.
San Silvestro, per precauzione, chi possiede cani e gatti deve seguire alcuni accorgimenti: è bene rinchiuderli in luoghi tranquilli o lasciare che vadano loro a rifugiarsi in luoghi idonei secondo i loro istinti, senza andare a disturbarli, possibilmente chiudendo le finestre e abbassando le serrande in modo che anche i bagliori, oltre ai rumori, siano diminuiti; comportarsi in modo del tutto normale, se l’animale vede che il proprietario non si agita, di conseguenza si sentirà più tranquillo.
La LIPU chiede quindi ai cittadini, a prescindere da normative e ordinanze, di avere il buon senso di non utilizzare botti, razzi o altri fuochi aerei che emettano esplosioni, fischi o altri rumori.
Palermo, 14 dicembre 2016
Delegazione Lipu di Palermo
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Comunicato stampa del 14 dicembre 2016
CASTELVETRANO. LIBERANO COLOMBI COLORATI DURANTE UNA PARTITA DI CALCIO.
LA LIPU: GESTO ETICAMENTE SBAGLIATO
Durante una partita di calcio della categoria “Eccellenza siciliana” tra Folgore Selinunte e Troina, disputata domenica 11 dicembre scorso, sono stati liberati alcuni colombi domestici. Non è stato possibile capire il motivo del gesto, forse per un evento particolare o semplicemente per dar via al match in modo più scenico. Fatto sta che uno dei colombi era stato colorato completamente di rosso!
Gesto gravissimo e immorale – spiega Giovanni Cumbo, delegato della Lipu di Palermo – quello inferto al povero colombo colorandolo di rosso. In questo modo, l’animale liberato probabilmente avrà una vita breve in quanto esposto agli attacchi dei suoi predatori, come falchi, cornacchie e gabbiani. La stessa cosa vale per gli altri colombi liberati, dal piumaggio bianco. Il piumaggio naturale, infatti, ha la funzione di mimetismo verso i predatori, mimetismo che viene a mancare se si tratta di liberazione di colombi domestici dalle varie forme cromatiche. Inoltre, nel caso del colombo colorato, vi è il turbamento o l’alterazione nei suoi naturali comportamenti e nelle funzioni morfo-fisiologiche e nella vita sociale verso i suoi simili, dal momento che i colombi sono specie gregarie. Gli animali non sono giocattoli o strumenti con cui si possa fare quel che si vuole, invece vengono resi ridicoli in vari modi soltanto per rendere più sceniche alcune manifestazioni.
Un altro grave aspetto – continua Giovanni Cumbo – è che la liberazione di colombi domestici porta alla loro ibridazione con piccioni selvatici, col rischio di inquinamento genetico. Il piccione selvatico puro, infatti, è ormai quasi scomparso proprio a causa dell’ibridazione con i comuni piccioni torraioli.
Nel caso del colombo colorato di rosso, probabilmente gli è stato dato del mangime che conteneva un colorante. La Lipu verificherà se esiste un regolamento comunale specifico sull’igiene animale e se vi erano le autorizzazioni necessarie alla liberazione di questi colombi.
Giovanni Cumbo
Delegato Lipu Palermo
Palermo, 16 giugno 2016. E’ successo in centro storico, a Piazza Marina. Un giovane esemplare di gabbiano reale (Larus michaellis), finito a terra durante le prove di volo, è stato preso di mira da un gruppo di ragazzini che lo hanno ripetutamente colpito con dei grossi massi, spezzandogli entrambe le ali e le zampe. Un ragazzo sensibile vede la scena e accorre subito per fermare l’atto di violenza che i ragazzini stavano affliggendo al povero e innocente gabbiano. Subito il fuggi fuggi generale. Accertate le gravi condizioni in cui versava il gabbiano, il ragazzo comincia a chiedere aiuto ai passanti, ricevendo però solo risposte negative e indifferenza totale. Inizia allora a chiamare tutte le Forze di Polizia per avvisare dell’accaduto, ma a quanto sembra la sua segnalazione non viene presa sul serio, essendo deriso e ricevendo inutili attese e risposte negative. Dopo un giro di segnalazioni sui social networks, la richiesta arriva alla LIPU di Palermo che si attiva subito nel recuperare il gabbiano. Giunti i volontari sul posto, però, non possono fare altro che constatare il decesso dell’animale…Un atto di puro sadismo e cattiveria gratuita quella che si è consumata ieri a Piazza Marina da parte di un gruppo di ragazzini di quartiere” spiega Giovanni Cumbo, Delegato Lipu di Palermo. “Sicuramente mancanza di educazione da parte dei loro genitori. Quello che mi chiedo è se da ragazzini uccidono un gabbiano, da grandi quale atto malvagio saranno capaci di fare?” Continua Giovanni Cumbo: “In episodi come questi, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, compresi i cittadini ed i turisti perché, nella maggior parte delle volte, il dramma si consuma prima di qualsiasi intervento. Invitiamo tutti a denunciare alle Forze dell’Ordine tali atti barbari. La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed è oggetto di tutela.


chiacciare. Il nido è stato fatto a pezzi. La segnalazione ci è giunta da un passante sensibile che, dopo aver fatto delle foto e raccolto i nidiacei, ha subito chiamato la Lipu.
Ma aldilà di leggi e normative europee, le rondini, così come rondoni e balestrucci sono uccelli importantissimi, considerati insetticidi naturali e utili
all’ecosistema poiché si cibano ogni anni di tonnellate di mosche e zanzare. Sono dei volatori straordinari che attraversano in primavera il deserto del Sahara ed il Canale di Sicilia, arrivando sino al nord Europa per nidificare e orientandosi con le stelle. Per quello che fanno bisogna ammirarli e ringraziarli tutelandoli.
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PALERMO. AVVISTATE LE PRIME RONDINI, MA QUALCUNO HA GIÀ INSTALLATO DISSUASORI

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PALERMO, MERCATO DI BALLARO’.

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Siamo ormai in prossimità della stagione riproduttiva degli uccelli. Tra non molto torneranno nei nostri cieli rondini, rondoni e balestrucci. Ma le specie sono a rischio. Per proteggerli dalla mano dell’uomo, la LIPU, con una lettera inviata oggi ai capigruppo del Consiglio Comunale di Palermo, chiede di emanare una specifica delibera “salvarondini” che vieti la distruzione dei nidi o il disturbo ad opera dell’uomo stesso.
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PALERMO. IL PASSERO COL BECCO BLU

PALERMO, DUE GABBIANI INTRAPPOLATI IN UN POZZO LUCE.


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